In un passato non lontano, ai medici veniva insegnato a diagnosticare le malattie attraverso il riconoscimento di sintomi e i segni clinici (ossia riconoscibili coi sensi: vista, tatto odorato, udito, olfatto) caratteristici, piuttosto che solo o soprattutto attraverso la consultazione di esami strumentali e analisi di laboratorio. L’arte di riconoscere e diagnosticare una malattia attraverso l’esame clinico di sintomi e segni è la semeiotica.
Semeioticamente è noto che gli individui che respirano con la bocca hanno per lo meno una faccia caratteristica, che li rende riconoscibili da quelli che invece respirano col naso.
Esiste addirittura in medichese un termine per indicare tali soggetti: facies adenoidea, ossia la faccia caratteristica di quelli che hanno le adenoidi ingrossate e che per questo sono costretti a respirare con la bocca.
Naturalmente non solo i medici si erano accorti di queste diversità caratteristiche.
Anche il popolo è molto attento a notare le peculiarità dei vari individui della comunità, spesso per poter assegnare a ciascuno un particolare soprannome a titolo affettuoso o dispregiativo.
In ogni caso i respiratori orali anche presso il popolo incolto avevano fama di non essere come gli altri, e in un’epoca in cui ce n’erano pochi (e quindi suscitavano interesse per la loro diversità), venivano additati come diversi. Nel cosentino esiste addirittura il termine dialettale “vuccapiertu” ( lett. individuo con la bocca aperta ) che veniva impiegato proprio per additare dispregiativamente il respiratore orale del paese che spesso era anche al di sotto delle facoltà intellettive medie.
Vediamo ora come si presenta il viso ( facies ) e la postura del respiratore orale:
Tipicamente il palato è stretto e profondo;
• Il naso appare ristretto con piccole narici; può essere prominente o con la gobba; può presentarsi il caso di naso più o meno dritto con setto nasale deviato;
• Gli zigomi tendono a diventare appiattiti o assenti;
• Le labbra possono essere voluminose, flaccide, screpolate
• Può presentare un frenulo linguale corto;
• Può avere i denti incrociati;
• Può avere uno spazio vuoto tra i denti davanti;
• Può avere i denti davanti ( incisivi ) lunghi e all’infuori tipo coniglio;
• In certi casi deglutisce infilando la lingua tra i denti:
• Quando deglutisce fa una smorfia, o contrae della muscolatura delle guance, o corruga visibilmente la pelle che ricopre il mento, CHE QUINDI ASSUME UN ASPETTO A “PALLA DA GOLF”;
• Può avere il “doppio mento”;
• Il profilo tende ad essere convesso, più raramente concavo;
• Può avere le occhiaie; lo sguardo è spento, non vivo; le palpebre possono sembrare “cadenti”; l’angolo esterno degli occhi tende ad abbassarsi;
• Tende ad avere l’alito pesante, soprattutto in certi periodi;
• Può presentare alterazioni cifolordotiche della colonna vertebrale, tendenza alla rettilineizzazione o addirittura all’inversione della lordosi cervicale, scapole alate, spalle ruotate in avanti, petto incavato, ventre gonfio e prominente;
• Può tendere all’obesità o alla magrezza estrema.