Volendo essere pratici, conviene osservare la consistenza abituale dei cibi di quelle popolazioni note per avere i denti sani e saldissimi dall’inizio alla fine della vita, ossia tutte le popolazioni “non civilizzate”.
Senza andare necessariamente a cercare selvaggina appena uccisa da mangiare poco cotta con le mani, possiamo affidarci più comodamente alle scorze di parmigiano, alle ”coppiette” di manzo ( cavallo e maiale vanno altrettanto bene ), al pane casereccio indurito al forno o alle freselle ( pane biscottato di tradizione meridionale ). Il bambino dovrebbe poter mangiare almeno uno di questi alimenti ad ogni pasto per mantenere il giusto allenamento. Con grande sorpresa dei genitori e dei nonni, i bambini vanno pazzi per questo tipo di cibi duri ( perché sanno cosa serve loro per crescere bene: da ciò si deduce che la natura non fa le cose a caso ), e se non ne hanno a disposizione cercano allora di addentare oggetti duri di plastica o di gomma.
Si definisce in pratica duro l’alimento che per essere mangiato deve essere strappato coi denti e con le mani, e che non può essere masticato con le labbra chiuse, ma necessariamente con le labbra semiaperte che permettono di intravedere il boccone. Tutto ciò che può essere masticato a labbra chiuse, infatti, è sempre di consistenza molle.
Un’altra valida ragione per scegliere alimenti duri è per la qualità della loro digestione. Infatti quanto più un alimento è duro, tanto più deve essere masticato prima di essere deglutito; in questo modo gli enzimi salivari possono rivestire la grande maggioranza del boccone, e la quantità di aria ingerita insieme ad esso viene ridotta al minimo; ciò favorisce la buona digestione, dissuade il bimbo dalla tentazione di deglutire senza masticare e, stancandolo adeguatamente, lo accompagna verso il giusto pisolino dopo il pasto, che ai genitori fa tanto comodo!!!
Dopo questa lunga introduzione, veniamo alle caratteristiche peculiari del viso del bimbo che respira col naso (e che mastica cibi duri):
• Il bambino respira a bocca chiusa; di notte non russa; mastica volentieri oggetti duri o li ricerca; può digrignare i denti di notte durante periodi di maggiore eccitazione o in caso di carenza di alcuni sali minerali ( in particolare fosfato di sodio, ossia Natrum Phosphoricum, il sale di Schussler n° 10 che si usa in caso di acidosi );
• ha i lineamenti regolari, ben proporzionati e piacevoli;
• Il viso, soprattutto entro i primi due anni, tende ad essere più largo che lungo;
• La forma delle labbra è piacevole ma anche tonica;
• Tutti i denti sopra e sotto sono completamente piatti;
• Il centro dei denti di sopra (lo spazio tra i due incisivi centrali ) corrisponde al centro dei denti di sotto
• La forma delle arcate dentali è simile a quella di un ferro di cavallo
• Il palato è ben formato e non troppo profondo
• La capacità di spostamento dei denti di sotto su quelli di sopra è completa in tutte le direzioni e non ostacolata da nessun dente malposto
• Possono esistere piccoli spazi tra i denti; non esiste affollamento dentale;
– non esistono spazi tra i denti in cui la lingua vada ad infilarsi durante la deglutizione.
Da un punto di vista fisico il bambino risulta ben proporzionato, robusto e compatto; ha una certa predilezione per camminare a piedi scalzi e quando può si toglie tutti i vestiti.